• Il primo passo per non commettere errori nell’apertura di un bar? Avere occhio critico e guardarsi attorno, studiando i punti deboli dei locali già avviati per non ripeterli.
  • Sbagliare la location, così come sottovalutare gli investimenti iniziali e non delineare un concept riconoscibile sono tra gli errori più comuni.
  • Fondamentale è la scelta dell’allestimento: puntare su un arredamento economico, ma non di qualità o, al contrario, investire cospicuamente in attrezzatura troppo personalizzata, potrebbe compromettere il successo del bar.
  • Non prestare sufficiente attenzione al servizio e alla formazione di chi serve sono altri due errori piuttosto frequenti nei giovani imprenditori.
  • Infine, aprire un’attività equivale a confrontarsi con la burocrazia: non avere chiari requisiti e protocolli necessari può causare non pochi problemi, sin dai primi passi.

Parola d’ordine: lungimiranza

Avviare la propria attività, dopo anni di lavoro come dipendente, è un percorso che può regalare grandi soddisfazioni personali ed economiche. A condizione, però, che la strada venga intrapresa con consapevolezza e lungimiranza. Il primo passo per non commettere errori nell’apertura di un bar? Avere occhio critico e guardarsi attorno, studiando i punti deboli dei locali già avviati per non ripeterli. Analizziamo, allora, alcuni degli sbagli più comuni in fase di apertura di un bar e come evitare questi errori, per risparmiare tempo e denaro.

1. Location sbagliata

“Location, location, location” è un mantra molto caro al real estate americano e rappresenta perfettamente la visione di buona parte degli imprenditori a stelle e strisce. Questa triplice ripetizione sottolinea l’importanza di una delle colonne portanti di un’attività, sia essa un bar, un ristorante o qualsiasi altro servizio. Sbagliare la scelta dell’ubicazione del proprio locale significa mettere in grave difficoltà il progetto e autosabotarsi già ai blocchi di partenza.
Quando si parla di location, l’errore si può celare dietro a ogni sua declinazione. Può capitare di:

  • innamorarsi di un immobile perfetto per il proprio bar, ma non guardarsi attorno. Aprire un nuovo locale nei pressi di altri esercizi simili alla propria proposta potrebbe influire e non poco sull’andamento della nuova attività.
  • Non valutare la viabilità e la presenza o meno di parcheggi comodi e accessibili che agevolino la vita ai clienti.
  • Non calibrare la propria proposta in relazione alle buyer personas (tradotto, i possibili avventori) e ai servizi presenti attorno al locale. Ci si trova vicino a delle scuole? In una zona di uffici? Non considerare in anticipo i differenti scenari potrebbe risultare un errore fatale per la sopravvivenza del bar.

Trovare la giusta location, sotto tutti i punti di vista, è un processo che spesso può durare mesi. Per facilitare e velocizzare la fase di ricerca, nonché per assicurarsi di non cadere negli errori sopra citati, ci si può affidare a dei professionisti. Fondamentale, però, è non avere fretta.

Dal canto suo, la modularità rappresenta una soluzione più veloce ed economica che permette di avviare un’attività in tempi più ridotti, spendendo molto meno. I tempi di consegna sono notevolmente accorciati, anche perché quelli di produzione sono contenuti. Ciò è reso possibile da moduli prefabbricati che possono essere assemblati per adattarsi al bar e alle sue attrezzature.

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2. Non delineare un business plan

Un altro errore piuttosto comune in fase di apertura di un nuovo locale è sottostimare la questione economica. Aprire un bar in centro città, nei pressi di una zona turistica, e aprire un bar in periferia non richiede lo stesso investimento iniziale.
La pianificazione di un bar implica, perciò, necessariamente la realizzazione, da parte di esperti, di un business plan accurato. Bisogna analizzare attentamente il capitale iniziale e scegliere strategicamente gli investimenti più convenienti. Solo così si può creare il terreno favorevole per far germogliare e crescere la propria attività.

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3. Non studiare un’identità riconoscibile

Definita la tipologia di locale cui si ambisce e trovata la location, è fondamentale costruire un’identità precisa, riconoscibile e coerente.
E non è così facile. Del resto, va oltre il semplice logo o a un’insegna accattivante. Si parla dell’essenza stessa del locale, che lo renderà unico e memorabile. La sua anima e il suo biglietto da visita. Colori, texture, design e illuminazione sono elementi cruciali con cui giocare per rendere tangibile la vision del progetto e, perché no, anche la propria personalità. Contribuendo a dar forma a quell’atmosfera peculiare che il cliente dovrà respirare senza dissonanze, né forzature.
Tra i vari fattori, l’arredamento gioca un ruolo da protagonista, partendo ovviamente dalla scelta del bancone bar. Un locale privo di carattere e non in sintonia con le esigenze della clientela è un progetto perdente in partenza.

4. Sottovalutare l’equilibrio tra costi e qualità

Parlando di arredamento, un errore comune commesso dai giovani imprenditori che si apprestano ad aprire il proprio primo locale è l’investimento sbagliato.

  • Optare per un allestimento eccessivamente economico, sia a livello di arredo, sia di accessori, potrebbe trasmettere al pubblico un’offerta low cost, e dunque, percepita come di scarsa qualità.
  • Scegliere di risparmiare su forniture e attrezzature accontentandosi di una bassa qualità implicherà un costo di manutenzione/sostituzione in tempi più brevi.

Spesso, tuttavia, avviene la dinamica contraria. Anche virare su un’attrezzatura troppo personalizzata e costosa può penalizzare. Specie se l’efficacia del concept del bar non è ancora stata testata. Ci sarà tempo, nel caso, per fare un upgrade.

Come spesso accade, la virtù sta nel mezzo. Bisogna, insomma, trovare un equilibrio tra costo e qualità del prodotto. È qui che ModulMac tende la mano a chi sta pianificando di aprire un proprio bar, anche con budget limitato, proponendo banconi bar modulari realizzati con materiali di alta qualità a un prezzo sostenibile.

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5.  Prestare poca attenzione ai servizi e alla formazione del personale

Superato l’ostacolo del primo impatto, dato dal concept e dall’atmosfera del locale, affinché il cliente torni e si fidelizzi è fondamentale che il servizio sia impeccabile. Non solo in termini di qualità e di presentazione dei prodotti proposti, ma anche per quanto riguarda la pulizia degli spazi, l’accessibilità dei bagni, nonché un adeguato sistema di regolazione della temperatura. Non dedicare tempo e risorse alla ricerca della qualità della materia prima, così come alla pulizia e al comfort, potrebbe essere un errore con non poche conseguenze.

E qui arriviamo a un altro punto strettamente correlato. In relazione alla qualità del servizio offerto, un ulteriore sbaglio nella gestione di un bar si rivela, spesso, non investire nella formazione del personale. L’atmosfera del locale, infatti, non viene data solo dall’estetica e dall’offerta proposta ai clienti, bensì in buona parte dall’attitudine e dalla preparazione dello staff (camerieri, barman/barlady e responsabili di sala).

6. Ignorare l’aspetto legale e burocratico

Ultimo, ma non per importanza, tra gli errori più comuni in fase di apertura di un bar, è il non dare sufficientemente peso agli aspetti legali e burocratici. Spesso ci si illude che, per aprire un bar, possa bastare poco, non tanto in termini economici, quanto di conoscenza della professione. Al contrario, come per qualsiasi business, avviare un locale implica molta burocrazia e requisiti legali. Anche in questo caso, affidarsi alla consulenza di professionisti esperti e tenersi aggiornati è la chiave giusta per fare tutto al meglio.

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Il peso dei primi passi

Questa è una nostra panoramica, inevitabilmente parziale, sui principali errori che si possono fare quando si decide di aprire un bar. Del resto, i primi passi sono quelli più difficili. Vale per l’avvio di un nuovo locale, come in ogni sfaccettatura del lavoro e della vita. Chi non si è mai sentito impacciato, un po’ ingenuo e, a tratti, indifeso muovendosi su un nuovo terreno?

C’è solo un modo per cambiare le cose: mettersi in gioco e prestare attenzione a quel che fanno gli altri. Per imparare quel che va fatto, ma anche gli errori da evitare.

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